Questa pagina si rivolge al ricercatore che voglia entrare nelle stanze della nostra biblioteca di Francesistica on-line per frugare liberamente tra gli scaffali. Vi scoprirà inattese fonti d'ispirazione, quali, ad esempio:
- cataloghi esistenti in cartaceo - qui consultabili direttamente per la prima volta - di Fondi rari presenti in alcune biblioteche toscane, primo passo nella costruzione di una virtuale quanto ideale "Grande Biblioteca di Francesistica";
- cataloghi di testi francesi, anche in traduzione, e in lingua francese, espunti dai cataloghi generali on-line di alcune biblioteche toscane;
- regesti di articoli e riviste di Francesistica a scopo informativo;
- risultati di ricerche bibliografiche a tema.
Una versione in cartaceo di questo catalogo di memorie e di studi storici, relativo al periodo che va dall'ancien régime a Napoleone passando attraverso la rivoluzione francese e la controrivoluzione, è stata pubblicata all'interno del volume Memorie di Francia. Dai Valois al secondo impero. La raccolta Montemagni nella Biblioteca Forteguerriana, a cura di Teresa Dolfi (1999). Questa nuova versione, riveduta e corretta, viene qui riprodotta in formato digitale, per gentile concessione della redattrice, a beneficio di chiunque abbia interesse alle tematiche delle opere in esso contenute.
Colgo volentieri l’invito di Marco Lombardi a pubblicare nel sito web dell’Associazione Amici
dell’Istituto Francese di Firenze il presente articolo, nel quale viene tracciato un iniziale profilo biografico dell’orafo argentiere trentino Giuseppe Visintainer, attivo fra Parigi e Trento intorno alla metà dell’Ottocento.
Dopo il matrimonio con la parigina Athény Scheffer nel 1848, l’artista trasferisce la sua attività orafa nella
città natale, dove opera con successo tra il 1848 e il 1855, per poi tornare definitivamente, con la famiglia
nel frattempo accresciuta, nella capitale francese.
Da quel momento non si hanno più notizie del suo operato.
La diffusione online di questo scritto, ci si augura possa facilitare l’acquisizione di nuove testimonianze
sull’ancora sconosciuta carriera dell’orafo in Francia.
Per aver autorizzato la pubblicazione del saggio, desidero ringraziare la Società di Studi Trentini di
Scienze Storiche.